Carlos Bonfanti nasce a Caracas nel 1956 ma sin dalla giovane età i suoi genitori decidono di trasferirsi in Sicilia, quella magica Sicilia che influenzerà negli usi, costumi, profumi e natura la sua futura impronta artistica. Disegna dappertutto: fogli, legni, pietre, con tanta spontanea immediatezza e scioltezza. Incomincia a crescere in quello che ritiene il suo rifugio temporale nel contesto del ritmo della vita.
Scopre la tecnica la tecnica della grafica con l’uso della china, per lo stesso piacevolmente interessante , dando adito a opere monocrome di luce colorata occultata dai neri e grigi attraverso immagini, volti e forme di grande impatto emotivo.
Il suo percorso di crescita artistica continua attraverso un’accurata ricercatezza e studio che lo vede passare dal disegno all’uso degli oli con l’utilizzo della spatola a partire dagli anni 70”, dopo un periodo vissuto tra Siena e Firenze , partecipando in quest’ultima ad una collettiva di arti raffigurative.
Ma ben presto si accorge che l’uso materico degli oli si pone come ostacolo a quella sua frenetica immediatezza nella composizione delle opere che sono caratterizzate sulla tela con un linguaggio di getto spesso violento ma consapevolmente piacevole con sovrapposizione di colori che spesso mantengono volutamente il pigmento originale nella definizione pittorica della stessa opera.
Da qui le sue opere trovano quella matura sintesi comunicativa attraverso una particolare amalgama di colori di natura mediterranea, trasportando l’osservatore in una dimensione comunicativa che interagisce con l’opera stessa pregna di uno stato d’animo ricco di sentimenti contrastanti a volte gioiose, a volte tristi, a volte violenti, espressioni comunque del vivere dell’artista in un contesto sociale dove lo stesso si sente parte integrante, propositivo e vivo.
L’artista è stato più volte attenzionato dalla stampa locale e nazionale nel suo percorso artistico che lo ha visto artefice di parecchie personali, collettive e performance in estemporanee, ottenendo una serie di riconoscimenti, attestazioni di merito e premi.
Di lui hanno scritto parecchie personalità artistiche e critici, una in particolare va citata ed è quella dell’artista argentino Silvio Di Benedetto che vedendolo all’ opera scriveva “….. carlos disegna tanti fogli, sfarinando i suoi gessetti e anche lui sembra leggero nella sua opera”.
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