Michela Intropido

About Michela Intropido

Sono Michela Intropido, nata a Pavia, insegnante di scuola primaria. Amo molto il mio lavoro e sento fortemente la responsabilità di quanto devo trasmettere ai miei alunni. Per questo motivo, dopo aver conseguito l’abilitazione all’insegnamento con il corso speciale abilitante presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ho voluto perfezionare diverse metodologie didattiche con corsi universitari e sto tutt’ora studiando. La continua evoluzione del mondo porta inesorabilmente al cambiamento dei bisogni generazionali e noi docenti dobbiamo sostenere questo cambiamento per poter dare ai bambini gli “strumenti” per affrontare le piccole e grandi sfide della vita. Nella mia carriera lavorativa inoltre ho avuto la fortuna, in giovane età, di lavorare presso l’istituto Neurologico Casimiro Mondino di Pavia nel reparto di neuropsichiatria infantile. Le mie mansioni come collaboratrice, coordinata e continuativa erano varie, ma al di là di quello che dovevo fare è stata la realtà in cui ho vissuto in quegli anni a creare in me un imprinting verso la disabilità infantile e in generale verso le fragilità umane.
La passione per la poesia e l’arte è viva da sempre. Apprezzo tanto sia l’una che l’altra e spesso mi abbandono ad esse per trovare significati profondi di realtà.
La prima volta che ho scritto una poesia è stata dopo la perdita di mio padre. Il dolore di una figlia nell’aver perso parte delle sue radici era talmente intenso, che ho sentito il bisogno di comunicarlo e ho scelto la poesia per farlo. Da allora non ho più smesso. Scrivo poesie nei giorni in cui sento un forte smarrimento per accadimenti vari e in giorni in cui sono entusiasta o serena. Ci sono giorni, invece, in cui mi soffermo ad osservare un semplice oggetto o un panorama o una piccola realtà di vita quotidiana e ne colgo aspetti diversi, descrivendoli in poesia.
Qualunque sia la spinta che mi porta a creare testi poetici è rappresentativa della mia vita, del mio modo di sentire e vedere le cose. Comunicarle in questo modo, valorizza il senso della mia esistenza e della mia appartenenza al mondo.